Scopo: Determinare se un rapporto tazza-disco più grande è associato ad una scarsa funzione cognitiva in donne in postmenopausa senza glaucoma o ipertensione oculare.
Metodi: Abbiamo usato i dati dello studio ormonale Women’s Health Initiative (WHI), originariamente progettato per testare gli effetti della terapia ormonale (HT) su vari risultati di salute. Il grande rapporto coppa-disco è stato definito come maggiore di 0.6 in entrambi gli occhi basato su fotografie stereoscopiche del nervo ottico. La funzione cognitiva globale è stata valutata annualmente dal Modified Mini-Mental State Examination (3MSE) nel WHI Memory Study. Le esclusioni erano: nessuna informazione sulla classificazione del nervo ottico; nessun punteggio 3MSE al momento dell’esame oculistico, ipertensione oculare (pressione intraoculare >23 mm Hg, tonometria Goldmann applanation), o uso di farmaci per il glaucoma. Un modello lineare generalizzato per i punteggi 3MSE log-trasformati è stato utilizzato per determinare l’associazione tra il rapporto tazza grande-disco e i punteggi 3MSE, regolando per età, razza, diabete, indice di massa corporea, malattia cardiovascolare, fumo, randomizzazione HT, istruzione e retinopatia diabetica.
Risultati: Le analisi hanno incluso 1636 donne (età media ± deviazione standard, 69,57 ± 3,64 anni; 90,39% bianco). Di queste, 122 donne avevano un grande rapporto coppa-disco. I punteggi medi 3MSE nelle donne con vs senza grande rapporto coppa-disco erano 95,4 ± 6 vs 96,6 ± 5. Nel modello aggiustato, le donne con grande rapporto coppa-disco avevano punteggi 3MSE statisticamente più bassi, rispetto a quelle senza grande rapporto coppa-disco, producendo la differenza media prevista nei punteggi 3MSE di 0,75 con un errore standard di 0,05 unità (P = .04).
Conclusioni: Le donne in postmenopausa che avevano un grande rapporto coppa-disco senza glaucoma o ipertensione oculare mostravano una funzione cognitiva globale inferiore. Ulteriori indagini sono giustificate. NOTA: La pubblicazione di questo articolo è sponsorizzata dall’American Ophthalmological Society.