Apollo, il dio della luce e della poesia, prese in giro Cupido su quanto fosse giovane per maneggiare l’arco e le frecce, definendoli molto pericolosi per un giovane ragazzo. Le osservazioni di Apollo evocarono un po’ di dispetto in Cupido e come parte della sua vendetta, punse il dio con la sua freccia e lo fece innamorare follemente di una vicina ninfa del fiume, Dafne. Purtroppo Dafne non poteva innamorarsi di Apollo perché aveva dedicato tutta la sua vita a servire Diana e aveva deciso di rimanere vergine e nubile.
Vedendo la lussuria negli occhi di Apollo che la inseguiva, gridò a suo padre, il dio del fiume, di salvarla e lui la trasformò in un albero di alloro. Apollo portò a casa l’albero dichiarando che se lei non sarebbe andata dal suo amante, allora sarebbe stata almeno il suo albero. In questa scultura, Gian Lorenzo Bernini cattura il momento esatto in cui Dafne si trasforma in un albero. Uno sguardo ravvicinato alla scultura rivelerà la trasformazione come si vede sulle dita di Dafne che diventano foglie, le dita dei piedi che diventano radici e la corteccia di un albero che si sta sviluppando sul suo busto.
Gian è riuscito a catturare il momento esatto della trasformazione di Dafne. Anche se la scultura è immobile, gli spettatori possono avere il senso del movimento attraverso il pezzo di stoffa appeso di Apollo, i capelli e le mani di Dafne, e le gambe delle due figure sembrano essere in movimento. Bernini è conosciuto nella storia come il maestro del barocco nel XVII e XVIII secolo. Nella scultura Apollo e Dafne, Bernini mostra perfettamente le energie nelle due figure, ritraendo il movimento nella scultura. Lo stile è anche evidente nell’illuminazione nascosta e nelle ombre nella scultura.
La scultura Apollo e Dafne ha catturato le emozioni e la tensione, dal racconto, come si vede nell’azione realistica delle due figure. Bernini riesce sempre a far emergere un po’ di vita nelle sue sculture. Nella scultura Apollo e Dafne, Bernini si è concentrato sulle caratteristiche che hanno aiutato la scultura a ritrarre le emozioni umane e a far emergere la vita nella scultura. Gli spettatori possono quasi vedere la trasformazione di Dafne che avviene in quel momento e lo shock di Apollo può essere visto attraverso le sue dita e l’espressione del viso.
Apollo e Dafne è una scultura in marmo con dimensioni a grandezza naturale. La scultura fu commissionata dal cardinale Scipione Borghese nel 1622. Ora è esposta alla Galleria Borghese. Si ritiene che Giuliano Finelli abbia preso parte alla creazione della scultura di Apollo e Dafne. Ha avuto un ruolo importante nella creazione della trasformazione di Dafne. Nel 1670, Giovanni Battista Foggini fu molto ispirato dallo stile barocco, pionieristico di Bernini, per creare sculture con la stessa energia vitale ed emozioni; come si vede nella scultura Apollo e Dafne.