Come funzionano le royalties musicali

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Le licenze e le loro corrispondenti royalties rientrano in quattro categorie generali:

  1. Licenze meccaniche e royalties – Una licenza meccanica si riferisce ai permessi concessi per riprodurre meccanicamente la musica su qualche tipo di supporto (ad esempio, cassetta, CD, ecc.) per la distribuzione pubblica. L’editore musicale concede il permesso di riprodurre la composizione musicale. La royalty meccanica viene pagata all’artista della registrazione, al cantautore e all’editore in base al numero di registrazioni vendute.
  2. Diritti di esecuzione e royalties – Una licenza di diritti di esecuzione permette alla musica di essere eseguita dal vivo o trasmessa. Queste licenze si presentano tipicamente sotto forma di una “licenza generale”, che dà al licenziatario il diritto di suonare l’intera collezione di un particolare PRO in cambio di un compenso fisso. Sono disponibili anche licenze per l’uso di registrazioni individuali. Le stazioni radiofoniche all-talk, per esempio, non avrebbero bisogno di una licenza generale per suonare l’intera collezione della PRO. La performance royalty viene pagata al cantautore e all’editore quando una canzone viene eseguita dal vivo o alla radio.
  3. Diritti di sincronizzazione e royalties – Una licenza di sincronizzazione è necessaria perché una canzone venga riprodotta su un programma televisivo, un film, un video, uno spot, una radio o anche un messaggio telefonico con un numero 800. Si chiama così perché si sta “sincronizzando” la composizione, così come viene eseguita sulla registrazione audio, con un film, uno spot televisivo o una voce fuori campo. Se si usa una specifica versione registrata di una composizione, si deve anche ottenere il permesso dalla casa discografica sotto forma di una licenza di “uso principale”. La royalty di sincronizzazione viene pagata ai cantautori e agli editori per l’uso di una canzone usata come musica di sottofondo per un film, uno show televisivo o uno spot pubblicitario.
  4. Diritti di stampa e royalty – Questa è una royalty pagata ai cantautori e agli editori basata sulle vendite di spartiti stampati.

In aggiunta a queste royalty, l’Audio Home Recording Act del 1992 ha portato ancora un altro pagamento di royalty per cantautori e interpreti. Questa legge richiede che i produttori di dispositivi di registrazione audio digitale e i produttori di supporti di registrazione vergini (cassette vergini, CD vergini, DVD vergini, ecc.) paghino una percentuale del loro prezzo di vendita al Register of Copyrights per compensare la perdita di vendite dovuta alla possibile copia non autorizzata di musica. Ci sono due fondi istituiti dove questo denaro viene incanalato. Uno è il Sound Recording Fund, che riceve due terzi del denaro. Questo denaro va all’artista e alla casa discografica. L’altro fondo è il Musical Works Fund, che riceve il restante terzo del denaro da dividere 50/50 tra l’editore e l’autore della canzone.

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