Il Sacro Femminile è un concetto che riconosce che “Dio” in definitiva non è né antropomorficamente maschile né femminile, ma una Essenza Divina (Dea) al di là della forma e della dualità – un’essenza che è in equilibrio e unificazione dei principi maschile e femminile – una dinamica interdipendente “Immanenza” che pervade tutta la vita. L’icona asiatica Yin Yang è una buona rappresentazione di questa idea.
Tuttavia, vedere il divino come un concetto astratto di coscienza onnipresente, o immanenza, è una sfida per la maggior parte degli umani. Abbiamo tutti un bisogno umano fondamentale di mettere l’inesplicabile in una forma tangibile per esplorare il nostro rapporto con esso. Così tendiamo ad antropomorfizzare o ad attribuire caratteristiche umane all’inconoscibile. In altre parole, diamo un nome e assegniamo una forma a un concetto astratto per poterci rapportare ad esso al nostro livello di capacità. Così l’Essenza Divina o l’Assoluto è diventato una figura di Dio “Padre” che ci è stato insegnato a visualizzare, pregare e immaginare di avere una relazione personale.
Purtroppo, vedere la Dea vasta, infinita, assoluta e indescrivibile solo sotto forma di metafora e simbolo maschile ha fortemente limitato il nostro potenziale spirituale umano e ostacolato enormemente la nostra capacità di vivere in pace ed equilibrio su questa terra.
Durante le ultime migliaia di anni i sistemi di credenze religiose dominanti nel nostro mondo sono stati patriarcali e hanno sancito un’etica sociale che elevava Dio Padre sulla Madre Terra e l’uomo sulla donna.
Ma non è sempre stato così! È vitale ricordare che per eoni prima del patriarcato, durante il Paleolitico e il Neolitico di prima della “sua storia”, c’erano società mondiali che onoravano la Madre/Femmina e la Terra che vivevano in una cultura più egualitaria, sostenibile e pacifica che ha prosperato senza guerra per migliaia di anni. È urgente riscoprire e riesumare la memoria perduta di queste culture per informarci e ispirarci a costruire una base più stabile per il futuro della società.
Ricordare queste civiltà matrifocali perdute autentica e convalida il significato del Femminino Sacro e l’importanza delle donne e dei valori femminili mentre ricostruiamo una più sana unità globale.
E’ tempo di equilibrare i principi maschili e femminili all’interno dei nostri sistemi di credenze, le nostre dottrine religiose, il nostro ethos culturale, e in noi stessi. Per ottenere questo equilibrio, dobbiamo spostare per un po’ la nostra attenzione sull’idea di Maternità Universale – dobbiamo esplorare la metafora della Madre, il simbolo della Dea e il modello della Sacerdotessa. Abbiamo bisogno di portare alla luce le prove archeologiche delle antiche Dee e delle loro storie. Dobbiamo enfatizzare l’amore “materno”, la saggezza, la compassione e la creatività e rispettare la sessualità come naturale e sacra. Dobbiamo dare potere alle donne e celebrare il loro contributo alla spiritualità, alla cultura e alla società. E dobbiamo risvegliare noi stesse, insegnare ai nostri figli ed educare i nostri uomini.
La consapevolezza del Sacro Femminile ci aiuterà ad apprezzare la natura femminile nelle donne e negli uomini. La consapevolezza di una maternità universale ci aiuterà a rispettare la terra e Madre Natura. La consapevolezza del Principio Femminile ci aiuterà ad onorare i passaggi biofisici ed emotivi delle donne attraverso la vita, e ad aiutare tutte le persone (in particolare le donne) a raggiungere una sana autostima. E questa consapevolezza incoraggerà tutte le persone a trovare l’equilibrio e la pace interiore, aumentando così il rispetto e la tolleranza reciproca – che alla fine promuoverà una maggiore armonia mondiale.
È tempo di onorare il Sacro Femminile. “Onorare il Sacro Femminile”, in senso spirituale, significa valorizzare il principio femminile, insieme al principio maschile, come aspetti uguali e fondamentali del Divino. A livello planetario, significa rispettare e guarire la nostra Madre Terra. Da un punto di vista culturale, significa far rivivere l’archetipo della Dea attraverso lo spettacolo e le arti e usare un linguaggio che dia uguale enfasi ai pronomi “lei” e “lei”. In senso sociale, significa ricreare il ruolo di Sacerdotessa, e rispettare il contributo delle donne negli affari, nella scienza, nell’arte e nella politica, così come nella casa e nella comunità. In senso religioso, significa offrire cerimonie e servizi che riaffermano la nostra connessione con il divino, la Dea, la terra e gli altri. In senso umano, onorare il Sacro Femminile significa soprattutto valorizzare il valore innato della mente, del corpo e dell’anima della donna, così come apprezzare le qualità “femminili” nel carattere maschile.