Gli antichi egizi dividevano il loro paese in due tipi di terra: la “terra rossa”, che significava deserto, e la “terra nera”, che era la fertile regione della Valle del Nilo. La terra rossa dell’Egitto presenta sei deserti, quattro principali e due più piccoli che vantano sabbie colorate. I deserti egiziani comprendono regioni su entrambi i lati del Nilo e coprono più del 90% della superficie del paese.
Deserto occidentale
Il deserto occidentale è la parte egiziana del deserto libico. È composto da 262.000 miglia quadrate di dune di sabbia, valli e altipiani montuosi. Questo deserto comprende più di due terzi della superficie dell’Egitto ed è grande quanto il Texas. Cinque oasi si trovano in questa terra desertica, appena ad ovest della Valle del Nilo: Oasi di Bahariya, Oasi di Dakhla, Oasi di Farafra, Oasi di Kharga e Oasi di Siwa.
Deserto Orientale
Il Deserto Orientale, conosciuto anche come Deserto Arabico, si trova ad est della valle del Nilo e si estende verso il Mar Rosso. Questa regione è arida come quella occidentale, ma presenta più montagne e giacimenti di petrolio. Il deserto orientale copre più del 20% della superficie dell’Egitto, ma ha solo pochi villaggi popolati lungo la costa del Mar Rosso.
Grande Mare di Sabbia
Conosciuto come il Grande Mare di Sabbia, questo margine settentrionale del deserto del Sahara copre più di 27.000 miglia quadrate. È la seconda area coperta di sabbia più grande del mondo e presenta dune di sabbia che si estendono per 85 miglia di lunghezza. Ci sono cinque tipi di dune di sabbia nel mondo, e il Grande Mare di Sabbia dell’Egitto ne ha quattro: dune a stella, dorso di balena, barchan e dune diritte o lineari. Ogni duna è formata da venti che soffiano e sabbie che si scontrano insieme da direzioni diverse.
Deserto del Sinai
Il deserto del Sinai è una parte della penisola del Sinai, situata nell’angolo nord-orientale dell’Egitto. Questa penisola arida è caratterizzata da pianure piatte e ondulate a nord e da montagne verso sud. Il Sinai è anche sede di un altro deserto individuale: il deserto blu. Il suo nome deriva da un’area che contiene quattro miglia di pietre dipinte di blu, alcune delle quali sono alte più di 30 piedi. Le pietre sono state dipinte nel 1980 da un artista come simbolo di pace, e da allora la regione è conosciuta come il Deserto Blu.
Deserto Bianco
Il Deserto Bianco fa parte del Deserto Occidentale, ma è chiamato così per le sue sabbie bianche. È caratterizzato da rocce naturali di gesso bianco e formazioni calcaree a forma di iceberg, funghi e fiordi, che rendono il paesaggio simile all’Artico coperto di neve. Il Deserto Bianco è diventato una zona protetta dell’Egitto nel 2002 a causa delle sue tombe di influenza romana, delle incisioni e delle aree di grotta.
Deserto Nero
Subito a nord del Deserto Bianco, si trova l’opposto polare Deserto Nero. Le sabbie del deserto di questa regione hanno assunto il colore scuro e profondo degli strati vulcanici erosi della dolerite. Il paesaggio presenta colline di rocce nere come il carbone che continuano a erodere nel tempo e mantengono le sabbie del loro minaccioso colore nero.
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