La famiglia reale italiana, ovvero Casa Savoia, è una delle più antiche famiglie regnanti della storia mondiale. La quantità di territorio controllato da Casa Savoia ha fluttuato nel corso dei secoli ma, dal loro inizio nella regione montuosa dove si incontrano l’Italia moderna, la Francia e la Svizzera fino alla caduta del re Umberto II d’Italia nel 1946, Casa Savoia ha governato su qualche pezzo di terra, grande o piccolo che fosse, più a lungo dei faraoni d’Egitto, dell’antica dinastia Shang della Cina o della biblica Casa di Davide. La prima figura importante nella storia della famiglia fu il conte Umberto I, “la Mano Bianca” nell’undicesimo secolo. Da queste umili origini la famiglia, i cui nomi tendevano ad alternarsi tra Umberto e Amedeo, salì nella vita civile e religiosa a posizioni di rilievo, ottenendo il controllo dei passi alpini. Al tempo del Medioevo i conti di Savoia erano diventati figure significative nell’Europa occidentale accanto ai potenti regni di Spagna, Francia e Inghilterra. Nel 1416 l’imperatore del Sacro Romano Impero Sigismondo elevò Amedeo VIII al rango di Duca di Savoia.
Quando la patria dei Savoia fu in gran parte conquistata dalla Francia la famiglia si alleò con gli Asburgo d’Austria. Il duca Emanuele Filiberto fu in grado di reclamare gran parte di questo territorio a spese di Francia e Spagna e di allargare il suo dominio in quello che oggi è il nord Italia, prendendo quella che sarebbe diventata la loro capitale, Torino. Più tardi, un lontano membro della famiglia, il principe Eugenio di Savoia, pronipote del duca Carlo Emanuele I, divenne uno dei più famosi soldati della storia europea, combattendo per il Sacro Romano Impero nelle guerre contro i turchi e soprattutto nella guerra di successione spagnola. Coinvolto in quel conflitto fu anche il duca Vittorio Amedeo II che vinse il Regno di Sicilia che fu poi scambiato con il Regno di Sardegna. Più tardi questo fu meglio conosciuto come Regno di Piemonte-Sardegna. I reali di Savoia entrarono energicamente nella guerra contro la Francia rivoluzionaria ma furono poi devastati dall’ascesa del conquistatore corso Napoleone. Tuttavia, quando Napoleone fu sconfitto, il Regno di Piemonte-Sardegna fu completamente restaurato e ampliato dalla defunta Repubblica di Genova, oltre ad altri territori minori.
Nel 1848 Re Carlo Alberto concesse al Piemonte-Sardegna la loro prima costituzione e rimanendo fedele ad essa, Casa Savoia divenne famosa in gran parte d’Italia in un momento in cui c’era un crescente malcontento per l’occupazione della penisola italiana da parte di potenze straniere. Re Vittorio Emanuele II prese il comando in questo sforzo, noto come Risorgimento, per unire tutti gli italiani in un unico potente regno. Aveva sperato di farlo in cooperazione con gli altri governanti degli stati d’Italia, ma non fu così. Il nord fu assicurato in una serie di guerre contro l’Austria e il sud arrivò dopo l’invasione dei “Mille” in Sicilia guidata da Giuseppe Garibaldi che consegnò il territorio alla monarchia sabauda. Nel 1861 fu formalmente dichiarato il Regno d’Italia con la penisola italiana unita da un solo governo per la prima volta dai tempi dell’Impero Romano. Quando le forze italiane presero il controllo di Roma, che era stata sotto il dominio papale dal Medioevo, questo portò ad una sfortunata spaccatura con la Santa Sede.
Alla fine, questo disaccordo ebbe fine come doveva essere considerando la lunga storia di Casa Savoia come una delle grandi famiglie cattoliche d’Europa. I Savoia erano stati crociati e chierici, campioni contro l’eresia e avevano prodotto un antipapa, numerosi vescovi e cardinali e alcune figure quasi sante come il Beato Umberto III e il Beato Amedeo IX. Lo stemma della famiglia deriva da Amedeo il Grande che combatté con i Cavalieri di San Giovanni difendendo Rodi dai Turchi nel 1315 e dai tempi di Luigi I fino all’ultimo re sabaudo nel 1946 la famiglia ha custodito la Sindone di Torino, una delle reliquie più venerate della cristianità. Ancora oggi più di un membro di Casa Savoia è considerato per la beatificazione, il primo passo del processo verso la santità. Per una famiglia così antica come quella dei Savoia ci sono abbondanti esempi di quasi ogni tipo di carattere.
Per ottantacinque anni i capi di Casa Savoia hanno regnato come Re d’Italia, da Vittorio Emanuele II che fu il “Padre della Patria”, a Umberto I che fu conosciuto come il “Re buono”, seguito da suo figlio Vittorio Emanuele III, il “Re soldato” che regnò durante una guerra con la Turchia ottomana, la prima e la seconda guerra mondiale e infine Umberto II, conosciuto come il “Re di maggio” per il mese in cui la Corona d’Italia passò nelle sue mani. Fin dall’inizio, più di cento anni fa, la storia d’Italia è stata la storia di Casa Savoia. Hanno aperto la strada all’unificazione del paese e hanno presieduto all’apice del potere e del prestigio italiano. Sfortunatamente, furono poi costretti a sopportare il peso dei più grandi errori italiani. Tuttavia, anche se il potere politico è stato negato per la prima volta in quasi mille anni, Casa Savoia continua, sparita dalla scena mondiale ma non ancora dimenticata dai fedeli italiani che ricordano le loro generazioni di servizio alla terra e al popolo d’Italia.