Nel 2017, il nostro albero genealogico è diventato un po’ più alto: un team internazionale di scienziati ha identificato fossili ben conservati di una creatura marina primitiva che dicono essere il più antico antenato conosciuto di una vasta gamma di animali, compresi gli esseri umani. La microscopica creatura – chiamata Saccorhytus per la forma del suo corpo a sacchetto – visse nel primo periodo Cambriano circa 540 milioni di anni fa. Saccorhytus sarebbe stato lungo solo circa un millimetro e avrebbe vissuto tra i granelli di sabbia del fondo marino. Ad occhio nudo, i fossili, che sono stati trovati nella Cina centrale, sembravano macchie scure nel calcare. Sotto un microscopio elettronico, tuttavia, è stato possibile vedere dettagli significativi: le creature erano bilateralmente simmetriche con un corpo dominato da una singola grande apertura che è stata probabilmente utilizzata sia per mangiare che per espellere i rifiuti (i ricercatori non hanno trovato alcun segno di un ano). Il rivestimento del corpo della creatura era probabilmente sottile e flessibile, suggerendo che avrebbe potuto muoversi dimenandosi o facendo movimenti di contrazione. Disposte intorno all’apertura centrale ci sono diverse aperture più piccole che i ricercatori ipotizzano possano essersi evolute in branchie.
I ricercatori ritengono che Saccorhytus sia il primo esemplare conosciuto di un ampio gruppo di animali chiamati deuterostomi, che comprende cordati (un gruppo che comprende tutti i vertebrati) ed echinodermi.