Obiettivi: Il sovrappeso corporeo e l’obesità sono stati associati a una maggiore morbilità nella pancreatite acuta, ma in letteratura sono stati riportati risultati contrastanti per quanto riguarda il tipo e la frequenza delle complicazioni. Abbiamo studiato la comparsa di complicazioni in diverse classi di sovrappeso in un gruppo omogeneo di pazienti con pancreatite biliare.
Metodi: I dati sono stati raccolti prospetticamente da 250 pazienti con pancreatite biliare per permettere il calcolo dei punteggi Blamey (Glasgow) e Acute Physiology and Chronic Health Evaluation (APACHE II). Secondo il loro indice di massa corporea (BMI), i pazienti sono stati assegnati a diverse categorie di sovrappeso. L’esito per ogni categoria è stato misurato dai componenti dei criteri di Atlanta. I punti finali secondari dello studio erano la durata del soggiorno in ospedale, la durata del soggiorno nell’unità di terapia intensiva e il numero di operazioni addominali.
Risultati: Rispetto ai pazienti normopeso (BMI 18,5-24,9), tutte le categorie con BMI > o =25 avevano un rischio aumentato di sviluppare la forma “grave” di pancreatite acuta. I pazienti con obesità di classe I (BMI 30-34,9) hanno sviluppato significativamente più insufficienza d’organo e complicazioni locali (OR: 3,469, 95% CI: 1,15-10,43). I pazienti con obesità di classe II e III (BMI 35-49.9) avevano, oltre a più insufficienza d’organo e complicazioni locali, anche più complicazioni metaboliche (OR: 7.33, 95% CI: 1.62-33.24) rispetto alle loro controparti normopeso. Avevano anche bisogno più frequentemente di cure intensive e avevano un soggiorno ospedaliero totale più lungo.
Conclusione: Nella pancreatite biliare acuta, il sovrappeso e l’obesità corporea rappresentano un rischio di malattia più “grave” e il numero e il tipo di complicazioni aumentano in categorie di BMI crescente.