Thomas Jefferson a Henry Lee, 8 maggio 1825 (abbreviato)
“Quando costretti, quindi, a ricorrere alle armi per la riparazione, un appello al tribunale del mondo è stato ritenuto adeguato per la nostra giustificazione. Questo era l’oggetto della Dichiarazione d’Indipendenza. Non per scoprire nuovi principi, o nuovi argomenti, mai pensati prima, non solo per dire cose che non erano mai state dette prima; ma per mettere davanti agli uomini il senso comune del soggetto, in termini così chiari e fermi da ottenere il loro assenso, e per giustificarci nella posizione indipendente che siamo costretti a prendere. Né mirando all’originalità del principio o del sentimento, né copiando da alcuno scritto particolare e precedente, era inteso ad essere un’espressione della mente americana, e a dare a quell’espressione il tono e lo spirito appropriati richiesti dall’occasione… Tutta la sua autorità si basa quindi sui sentimenti armonizzanti del giorno, sia espressi nella conversazione, nelle lettere, nei saggi stampati, o nei libri elementari di diritto pubblico, come Aristotele, Cicerone, Locke, Sidney, &c. …”
Benjamin Rush a John Adams, 20 luglio 1811 (estratto dal primo paragrafo)
“Ti ricordi il tuo memorabile discorso nel giorno in cui si è votato? Ricorda il silenzio pensoso e terribile che pervase la casa quando fummo chiamati, uno dopo l’altro, al tavolo del presidente del Congresso, per sottoscrivere quelle che molti allora credevano essere le nostre stesse condanne a morte? Il silenzio & e l’oscurità del mattino furono interrotti solo per un momento dal colonnello Harrison della Virginia che disse al signor Gerry al tavolo: “Avrò un grande vantaggio su di lei, signor Gerry, quando saremo tutti impiccati per quello che stiamo facendo. Dalle dimensioni e dal peso del mio corpo morirò in pochi minuti, ma dalla leggerezza del suo corpo lei ballerà nell’aria un’ora o due prima di essere morto”. Questo discorso procurò un sorriso passeggero, ma fu presto sostituito dalla solennità con cui l’intero affare fu condotto.”
Lettera di John Adams a H. Niles, 13 febbraio 1818 (estratto)
“Ma cosa intendiamo per Rivoluzione Americana? Intendiamo la guerra americana? La Rivoluzione è stata fatta prima che la guerra iniziasse. La Rivoluzione era nelle menti e nei cuori del popolo; un cambiamento nei loro sentimenti religiosi dei loro doveri e obblighi… Questo cambiamento radicale nei principi, nelle opinioni, nei sentimenti e negli affetti del popolo, fu la vera Rivoluzione Americana.”
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