Il compenso annuale di Franklin Graham di 880.000 dollari, rivelato in una storia dello Charlotte Observer, ha fatto preoccupare alcuni che troppi leader no-profit cristiani, così come i pastori, si vedono come CEO invece che come servi di Dio.

Graham, figlio del famoso evangelista Billy Graham, è a capo di Samaritan’s Purse, un’agenzia di soccorso internazionale con sede a Boone, N.C.

“Fondamentalmente stanno dicendo che se Satana paga bene, Dio dovrebbe pagare meglio”, ha detto Maria Dixon, un professore della Southern Methodist University di comunicazioni aziendali e affari pubblici. Dixon, un diacono della Chiesa Metodista Unita e moglie di un ministro, è specializzata nello studio e nell’aiuto delle organizzazioni religiose senza scopo di lucro.

I CEO delle 50 principali organizzazioni di beneficenza statunitensi, tra cui Samaritan’s Purse, guadagnano tra i 350.000 e i 450.000 dollari, il che rende lo stipendio di Graham di 622.000 dollari solo dalla sua organizzazione umanitaria circa il 40-50 per cento superiore alla media, secondo una storia di Forbes. Egli riceve il resto del suo compenso di 258.000 dollari come amministratore delegato della Billy Graham Evangelistic Association.

Un portavoce di Franklin Graham ha detto che il suo compenso è stato determinato da commissioni indipendenti che hanno confrontato gli stipendi più alti di organizzazioni simili. Graham non era disponibile a rispondere alle domande.

Al contrario, gli stipendi dei pastori nelle più grandi chiese cristiane della nazione sono molto più bassi per tutti, tranne un numero selezionato. Solo il 3 per cento delle chiese con più di 1.600 persone presenti pagano i pastori anziani più di 300.000 dollari, ha detto Warren Bird, direttore della ricerca di Leadership Network. All’altro estremo, un recente studio della National Association of Church Business Administration ha scoperto che il pastore americano medio con una congregazione di 300 persone guadagna uno stipendio di meno di 28.000 dollari all’anno.

In un confronto del 2011 degli stipendi dei pastori delle megachurch, due pastori anziani hanno guadagnato 1 milione e 1,1 milioni di dollari. Altri erano da un quarto a meno della metà di quella cifra.

Tra le eccezioni: Il Rev. Ed Young, pastore senior della Fellowship Church di Grapevine, Texas, ha guadagnato ben oltre 1 milione di dollari, secondo un servizio televisivo di Dallas del 2012. E nel 2013, il suo ultimo anno come pastore della Mars Hill Church di Seattle, il reverendo Mark Driscoll aveva un pacchetto di 607.000 dollari, con un aumento di 150.000 dollari promesso.

La parola “CEO” è spesso usata quando si parla di pastori di megachurch che supervisionano bilanci multimilionari, gestiscono imperi mediatici e pubblicano libri best-seller. “Avrebbe potuto essere un amministratore delegato in qualsiasi società in America” è una frase spesso ripetuta tra i membri orgogliosi della chiesa.

I pastori si assicurano che uomini d’affari benestanti siano nei loro consigli di amministrazione, ha detto Jim Henderson, co-autore di “Question Mark”, un nuovo libro che traccia la caduta di Driscoll di Mars Hill.

“Questi ragazzi fanno quantità fenomenali di denaro. Così quando arriva il momento di fissare lo stipendio del pastore, quello che sembra una quantità di denaro empia per il resto di noi, sembra normale per loro”, ha detto Henderson.

Una chiesa prosperosa con dirigenti d’azienda nel suo consiglio potrebbe chiedere “Quanto saremmo imbarazzati a pagare il nostro pastore molto meno di quanto guadagno io?” ha detto lo storico Joel Carpenter, direttore del Nagel Institute for the Study of World Christianity al Calvin College.

Ma i donatori di enti di beneficenza cristiani potrebbero pensarla diversamente.

Grant Wacker, autore di “America’s Pastor: Billy Graham and the Shaping of a Nation”, ha detto che aveva appena letto la storia dell’Observer sul compenso di Franklin Graham quando ha ricevuto una richiesta di denaro da Samaritan’s Purse.

Il compenso a sei cifre “è generoso per chiunque chieda i soldi degli altri”, ha detto un po’ ironicamente il professore emerito alla Duke Divinity School. “

Gli evangelici mainstream generalmente si aspettano che il denaro che danno sia usato frugalmente, ha detto Wacker. I grandi stipendi comportano delle domande.

“Vive in modo ostentato o li dà via?” ha chiesto Wacker.

Franklin Graham, che ha 63 anni, ha detto che vuole fare abbastanza soldi per poter lavorare gratis quando compirà 70 anni.

Al contrario, il pastore della megachiesa californiana Rick Warren ha dato via il 90% del suo reddito per anni, come parte di una strategia che chiama “decima al contrario.”

Tali confronti esterni sono considerati una buona pratica per le organizzazioni non profit, ma il Consiglio Evangelico per la Responsabilità Finanziaria chiede di più.

“Le pratiche di definizione dei compensi dovrebbero essere coerenti con le verità e le pratiche bibliche generalmente accettate”, secondo le sue linee guida.

“È una questione morale in particolare per un uomo di fede”, ha detto all’Observer Pablo Eisenberg, senior fellow al Georgetown University Center for Public & Nonprofit Leadership. “E bisogna anche ricordare che (la compensazione è) in parte pagata dal contribuente. In un certo senso, noi contribuenti stiamo sovvenzionando lo stipendio di Frank Graham e dei suoi parenti che vengono pagati.”

Le no-profit sono governate dal vincolo federale di non distribuzione, che specifica che in cambio dello status di esenzione fiscale, useranno le donazioni per il bene dei clienti e non distribuiranno importi eccessivi a coloro che supervisionano l’organizzazione, ha detto Dixon.

“Non ho un problema con persone come Franklin che fanno così tanti soldi finché il custode guadagna da 60.000 a 80.000 dollari, un buon salario”, ha detto.

Non tutti i grandi amministratori delegati di carità cristiana fanno stipendi enormi.

Lutheran Charities, un’organizzazione da 21 miliardi di dollari, paga 181.858 dollari al suo dipendente più pagato. Alla Cru, il ministero del campus universitario, lo stipendio più alto è di 150.787 dollari, secondo la rivista Forbes.

Il CEO Steve Stirling alla MAP, un’organizzazione internazionale di aiuti cristiani da 349 milioni di dollari, ha fatto molto di più del suo attuale compenso totale di 200.000 dollari in altri lavori, sia for-profit che non profit.

“Ho preso una riduzione di stipendio dal mio precedente lavoro”, ha scritto dal Ghana, dove sta lavorando questo agosto.

Perché? “Perché MAP è un’organizzazione cristiana, e io credo fortemente nella missione.”

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