Durante il regno di Elisabetta I, il Parlamento inglese introdusse una serie di misure volte a riformare la teologia e i riti della Chiesa d’Inghilterra istituita durante il regno di suo padre, Enrico VIII. Ma alcuni protestanti credevano che queste riforme non fossero andate abbastanza lontano. Questi protestanti credevano che la Chiesa d’Inghilterra fosse irrimediabilmente corrotta e incapace di riforma. Sentivano che la loro unica opzione era quella di lasciare la chiesa e creare nuove chiese separate.
Conosciuti come “separatisti”, questi puritani lasciarono la loro patria e nel 1609 si trasferirono a Leida, in Olanda, dove speravano di poter praticare il loro culto liberamente, senza le molestie delle autorità ecclesiastiche. Ma la libertà aveva un prezzo. Molti pellegrini si accontentarono di lavori umili e di un misero tenore di vita. I loro figli abbandonarono la loro eredità inglese, preferendo la lingua e i costumi olandesi. Dopo 12 anni di esilio autoimposto, divenne evidente che la vita in Olanda non funzionava.
Alcuni membri della chiesa di Leida tornarono in Inghilterra e il 5 agosto 1620 salparono per l’America sulla nave Mayflower. Solo 44 di questi passeggeri erano Pellegrini, o “Santi”, come si chiamavano. Il resto erano “Gli Stranieri”, il cui scopo principale non era quello di cercare la libertà religiosa, ma di fare profitti. Un gruppo di investitori inglesi, la Merchants Association, sponsorizzò il viaggio e pagò i rifornimenti; in cambio, i Pellegrini si impegnarono a lavorare per l’associazione per un periodo di sette anni.
Fonte: Library of Congress
Malati, affamati e stanchi per il lungo viaggio, i Pellegrini sbarcarono nell’impervio lembo del Massachusetts sud-orientale, nell’attuale città di Plymouth. Il loro governatore, William Bradford, scrisse che non avevano “nessun amico ad accoglierci, nessuna locanda per intrattenere o rinfrescare i nostri corpi battuti dal tempo”. Durante l’inverno, metà della colonia morì per il freddo, le malattie e la fame. Di 18 donne sposate, solo tre sopravvissero. Ma la tribù locale Wampanoag mostrò ai Pellegrini come piantare mais, fagioli e zucche. L’autunno del 1621 produsse un raccolto abbondante. Dio, credevano, aveva sorriso alla loro impresa. Bradford annunciò tre giorni di festeggiamenti e giochi per ringraziare. Questa celebrazione divenne nota come Ringraziamento, una festa iconica che entrò nella mitologia americana come simbolo e celebrazione della benedizione divina.
Con il tempo, i Pellegrini che si aggrapparono alle coste rocciose di Plymouth furono assorbiti dai Puritani della Colonia della Baia del Massachusetts. Come i Pellegrini, i Puritani credevano che la Chiesa d’Inghilterra avesse bisogno di essere riformata, ma scelsero di rimanere all’interno della chiesa, piuttosto che separarsi da essa. Arrivarono a migliaia, poi a decine di migliaia, costruendo una fiorente comunità religiosa che plasmò profondamente le idee americane sulla libertà di coscienza, sulla natura dell’esperienza spirituale individuale e sulla nozione di americani come popolo eletto. L’eredità dei Padri Pellegrini è meno solida, tuttavia essi vivono nella memoria storica, immortalati da una festa nazionale che commemora il loro ringraziamento, ma dimentica le difficoltà che soffrirono e il loro eventuale tradimento dei loro alleati indiani.
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