Item #
47447
Artista
Yoshitoshi Tsukioka (Taiso) 1839-1892
Titolo
Yoshitoshi Musha Burui – Ultima lettera
Descrizione
“Yoshitoshi Musha Burui” (I guerrieri coraggiosi di Yoshitoshi). Gensammi Yorimasa scrive una lettera prima di suicidarsi seppuku.
Venduto
$180 – 12/19/2010
Seppuku è una forma rituale di suicidio nella società giapponese. Dietro questo atto macabro e barbaro si nasconde il concetto nel pensiero giapponese che una morte onorevole è più desiderabile di una vita nella vergogna.
La storia del Seppuku
I primi resoconti attendibili sul seppuku risalgono all’XI secolo, quando diversi potenti clan familiari combattevano per la supremazia nel Giappone feudale. Ma l’abitudine di suicidarsi sul campo di battaglia per evitare di essere catturati dal nemico è certamente molto più antica.
Il modo di fare seppuku rituale è nato probabilmente durante il periodo delle guerre civili nel XV e XVI secolo.
Con la definitiva unificazione e pacificazione del Giappone sotto Tokugawa Ieyasu, 1543-1616, e l’istituzione dello shogunato Tokugawa, il seppuku non fu più sostenuto ufficialmente. Fu persino proibito da due decreti – nel 1603 e nel 1663. Ma la pratica continuò comunque ad esistere. Fu nuovamente abolita ufficialmente dal governo Meiji nel 1868.
L’ultimo caso noto risale al 1970, quando Yukio Mishima, uno scrittore noto ma piuttosto nazionalista in Giappone, si suicidò in modo seppuku. L’atto causò l’attenzione mondiale dei media occidentali.
Come si svolge il rituale Seppuku?
Seppuku era considerato un privilegio per la classe dei samurai e la nobiltà. La storia giapponese feudale è piena di casi di nemici sconfitti, che sono stati “costretti” dai loro conquistatori a suicidarsi. Questo era considerato una grazia. Il perdente riceveva una possibilità di mantenere il suo onore.
Se le circostanze lo permettevano, il suicidio rituale veniva eseguito in modo formale, procedurale. Anche gli spettatori non erano rari. Il candidato al suicidio era vestito con un kimono bianco. Prima dell’atto finale, ci si aspettava che scrivesse il suo poema di morte, in passato una pratica comune per le classi sociali più alte.
Ora il candidato al seppuku doveva prendere un pugnale corto e tagliarsi l’addome affettandolo dalla parte inferiore sinistra della parte superiore del corpo verso l’alto in direzione destra. Questo deve essere stato estremamente doloroso. Poi il candidato doveva abbassare il collo. Questo era il segnale per l’assistente, il kaishakunin, che stava dietro di lui, di procedere all’ultimo passo – far saltare la testa del candidato seppuku – possibilmente con un colpo della sua spada.
Il kaishakunin poteva essere una persona vicina a lui, a volte il suo migliore amico. Il kaishakunin aveva nelle sue mani la possibilità di abbreviare la sofferenza della persona suicida eseguendo un colpo forte e rapido.
Il suicidio era spesso commesso da guerrieri samurai e nobili sul campo di battaglia. Allora non c’era tempo per il rituale di cui sopra e il seppuku veniva fatto in fretta.
Quali sono le ragioni per il Seppuku?
Le ragioni per commettere il suicidio erano molteplici.
- Prima di tutto era praticato come una punizione onorevole. Un semplice plebeo sarebbe stato giustiziato.
- Seppuku poteva essere eseguito per mostrare la massima lealtà verso il proprio signore o marito defunto, anche se questa forma era rara.
- Seppuku poteva essere la massima espressione di mostrare il proprio disaccordo con il signore.
- La forma più comune era probabilmente il suicidio sul campo di battaglia per evitare la vergogna di cadere nelle mani del nemico.
Seppuku per le donne?
Il suicidio non era unico per gli uomini. Per le donne esisteva la pratica di trafiggersi il cuore con un coltello o una lunga e affilata forcina per capelli.
Persone famose suicide nella storia del Giappone
Un certo numero di suicidi che presero effettivamente parte alla storia, divennero leggenda e soggetto di rappresentazioni Kabuki e migliaia di illustrazioni di libri e ukiyo-e.
Yoshitsune
Quando Yoshitsune fu circondato nel suo ultimo castello da truppe ostili mandate dal suo stesso fratello, uccise prima sua moglie e i suoi stessi figli. Poi commise seppuku. Questo accadde nel 1189.
Oda Nubunaga
Nel 1582, lo sconsiderato tiranno Oda Nobunaga fu costretto a suicidarsi dopo che uno dei suoi generali, Akechi Mitsuhide, si era ribellato con successo contro di lui.
I 47 Ronin
Il caso più spettacolare furono i 47 Ronin – samurai senza padrone. I fatti reali accaddero nel 1701 e 1702. Il loro signore, Asano, era stato costretto dallo Shogun a commettere un suicidio ingiustificato per il solo motivo di un acceso duello di spada, che aveva portato a qualche piccola contusione. L’avversario, Kira, aveva provocato il duello con il suo comportamento maleducato, ma se l’era cavata senza alcuna punizione.I 47 vassalli del defunto Asano giurarono vendetta. Alla fine, fecero irruzione nella villa di Kira durante un assalto notturno e decapitarono Kira con la stessa spada usata per il suicidio di Asano. I 46 ronin (uno era morto prima) furono arrestati e costretti a commettere seppuku loro stessi, nonostante la protesta del pubblico.
Saigo Takamori
Nel 1877 Saigo Takamori, il leader di una ribellione contro il governo imperiale giapponese, fu sconfitto nella battaglia di Satsuma nel Giappone meridionale. Fu ferito e commise seppuku alla maniera dei samurai sul campo di battaglia. Divenne un eroe popolare per il popolo giapponese. La storia di Saigo Takamori divenne in seguito il retroscena non storicamente corretto del film L’ultimo samurai.
Seppuku di 40 uomini del 1895
Nel 1895, quaranta uomini dell’esercito giapponese protestarono contro la restituzione della penisola di Liaotung alla Cina commettendo seppuku. I giapponesi avevano ottenuto un’inaspettata e facile vittoria contro i cinesi nella guerra sino-giapponese del 1894/1895. La penisola era stata restituita come parte del Trattato di Shimonoseki, stipulato con la mediazione degli USA.
Generale Nogi
Quando l’imperatore Meiji morì nel 1912, il generale Nogi commise seppuku.
Seppuku nelle arti giapponesi
Seppuku è un argomento piuttosto frequente nelle rappresentazioni giapponesi Kabuki e Noh. Rispetto alle opere teatrali occidentali di Shakespeare o Schiller o alle opere italiane, questo non è niente di insolito. Eccezionale comunque è la frequente rappresentazione di scene di suicidio nelle arti visive del Giappone – principalmente su ukiyo-e, le tradizionali stampe su legno. Ma la maggior parte delle scene di seppuku sono immagini che illustrano i drammi Kabuki.
Le scene di seppuku furono disegnate da tutti i maggiori artisti che presero commissioni dai teatri Kabuki – tra cui Kunisada Utagawa, 1786-1865 e Kuniyoshi Utagawa, 1797-1861. Queste immagini sono caratterizzate dall’uso di molto colore rosso per il sangue. Tra gli artisti di stampe su legno giapponesi, Yoshitoshi Tsukioka, 1839-1892 ha una reputazione per le stampe particolarmente sanguinose.
Suicidio nel Giappone moderno
Fino ad oggi, il suicidio gioca un ruolo speciale nella società giapponese. Gli studenti si suicidano a causa di un esame universitario fallito, gli uomini d’affari per la vergogna della bancarotta e gli impiegati delle aziende perché perdono il lavoro. Il tasso di suicidio giapponese è il più alto tra i paesi industrializzati.
Il tasso di suicidio in Giappone è di 17 contro 11 per 100.000 negli Stati Uniti. D’altra parte il tasso di omicidi in Giappone è solo 1 rispetto ai 7 degli USA. Le probabilità combinate di morire per suicidio o per omicidio sono le stesse in entrambi i paesi con 18 su 100.000.
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$380 – 5/15/2005
Autore:
Dieter Wanczura
Prima pubblicazione: 5/3/2005
Ultimo aggiornamento: 11/8/2020