The Carotid Sinus Nerve-Structure, Function, and Clinical Implications

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È stato rinnovato l’interesse per l’anatomia e la fisiologia del nervo del seno carotideo (CSN) e dei suoi obiettivi (seno carotideo e corpo carotideo, CB), a causa delle recenti proposte di procedure chirurgiche per una serie di patologie comuni, come la sindrome del seno carotideo, l’ipertensione, l’insufficienza cardiaca e la resistenza all’insulina. Il CSN ha origine dal nervo glossofaringeo subito dopo la sua comparsa dal forame giugulare. Mostra frequenti comunicazioni con il tronco simpatico (di solito a livello del ganglio cervicale superiore) e il nervo vagale (tronco principale, rami faringei, o nervo laringeo superiore). Scorre sulla faccia anteriore dell’arteria carotide interna per raggiungere il seno carotideo, il CB, e/o il plesso intercarotideo. Nel seno carotideo, i barocettori carotidei di tipo I (dinamici) hanno fibre A mielinizzate più grandi; i barocettori di tipo II (tonici) mostrano fibre A più piccole e fibre C non mielinizzate. Nel CB, le fibre afferenti sono stimolate principalmente dall’acetilcolina e dall’ATP, rilasciato dalle cellule di tipo I. I neuroni sono situati nel ganglio petroso, e le fibre centripete proiettano al nucleo del tratto solitario: input chemosensoriali al subnucleo commissurale, e input barorecettori ai subnuclei commissurale, mediale, dorsomediale e dorsolaterale. La componente barorecettore del CSN suscita simpatico-inibizione e la componente chemorecettore stimola simpatico-attivazione. Così, nell’ipertensione refrattaria e nell’insufficienza cardiaca (caratterizzata da una maggiore attività simpatica), sono stati proposti la stimolazione elettrica dei barocettori e la rimozione dei CB. Invece, la denervazione del seno carotideo è stata proposta per la “sindrome del seno carotideo”. Anat Rec, 302:575-587, 2019. © 2018 Wiley Periodicals, Inc.

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