Esistono oggi una moltitudine di tipi di laser.
Sfruttano le capacità di eccitazione ed emissione di una varietà di materiali allo stato solido, liquido, gassoso, con semiconduttori, o cosiddetto chimico. Ognuno di essi possiede una diversa lunghezza d’onda, diverse modalità di emissione, ed efficienza, a seconda dei materiali utilizzati e delle loro caratteristiche fisico-chimiche..
Potenza di emissione
I laser vengono classificati anche in base alla loro potenza di emissione, abbiamo quindi i cosiddetti laser di potenza, laser di media potenza, e laser di bassa potenza. I primi includono CO2, Argon, Ruby, Nd:YAG e alcuni laser a diodi.
Laser a biossido di carbonio
Questo è certamente il più conosciuto tra i laser molecolari. I livelli di energia utilizzati nell’emissione del laser a CO2 sono legati ai movimenti vibrazionali della molecola e non alle transizioni elettroniche; per questo motivo la lunghezza d’onda di questo laser è maggiore, e tra le varie linee di emissione tipiche di questo laser, la più utilizzata è infatti centrata intorno ai 10.600 nm. Il passaggio del gas allo stato eccitato è ottenuto o per mezzo di elettricità ad alto voltaggio o di radiofrequenza.
“Con il passare del tempo, divento sempre più soddisfatto della mia decisione di aggiungere la chirurgia laser alla nostra pratica. La mia fiducia nell’uso del laser chirurgico è amplificata dagli eccellenti risultati che sto ottenendo, soprattutto in situazioni in cui la mia esperienza con la chirurgia convenzionale non era ottimale come avrei voluto.”
-Lee. A. Wallace, DVM
CO2
Il laser CO2 è molto efficiente, cioè il rapporto tra l’energia utilizzata per produrre il raggio e l’energia che il raggio trasmette è relativamente vantaggioso, anche fino al 20-30% con potenze nell’ordine delle decine di watt in modalità continua.
L’emissione del fascio laser può essere prodotta sia tramite una serie di specchi all’interno di un braccio snodato (l’ML030 utilizza un braccio in titanio brevettato con sette snodi), sia convogliata tramite fibre ottiche policristalline o fibre cave. Il braccio snodato è montato sulla parte finale del manipolo ottico che focalizza il fascio. Un’intensità di luce fino a 50-80.000 W/cm2 può essere raggiunta sullo spot focalizzato. Questa intensità permette di effettuare tagli di tessuto ad alta precisione. Se utilizzato in modo defocalizzato, con un diametro dello spot di circa 1 mm, le densità di potenza raggiunte saranno inferiori (200-600 W/cm2) e consentiranno di vaporizzare vaste superfici cutanee.
ML030
L’ML030 è in grado di operare in modalità continua (CW), pulsata (PW) o superpulsata (SP), con una potenza media tra 0,5 e 30 watt. Sono disponibili vari accessori per migliorare il sistema: microscopi per micromanipolatori, adattatori per chirurgia endoscopica rigida, scanner chirurgici, scanner terapeutici, distanziatori per la terapia, ecc.
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