Tu o Lei? La disordinata questione delle forme di cortesia italiane

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Qual è l’uso corretto del pronome tu in italiano? Una piccola storia per introdurre la questione: oggi, stavo portando a spasso il cane di mia madre a Villa Sciarra a Roma, quando una giovane signora sui 30 anni ha iniziato a parlare con me usando il tu. Teoricamente avrei dovuto offendermi, ma in realtà mi ha fatto molto piacere: mi ha fatto sentire giovane – e chi non vuole sentirsi giovane?

Ho lasciato l’Italia 32 anni fa, quando tutti usavano il tu (seconda persona singolare) quando parlavano con me ma ora, dato che purtroppo sono molto più vecchio, la maggior parte delle persone usa la terza persona singolare Lei (mostrando rispetto per la mia età).

Ci sono però delle eccezioni: io vado in moto e in qualche modo, quando sono sulla mia, la gente usa il tu: forse le moto ti fanno sembrare più giovane.

I modi e il registro linguistico ci dicono che dovremmo usare il Lei come forma di rispetto verso una persona a cui siamo subordinati (uno studente con un insegnante, per esempio), che è più grande di noi o che non conosciamo. Ma come funziona nella realtà?

Che storia è quella di tu, lei e voi?

La storiella sopra mostra che c’è una differenza nell’uso dei pronomi se confrontiamo l’inglese e l’italiano. Se l’inglese ricorre a un uso neutro del pronome “you”, che viene scelto sia per la seconda persona singolare che per quella plurale, l’italiano richiede pronomi diversi, a seconda del destinatario.

La singola parola “you” ha due traduzioni principali in italiano: tu e voi. Tuttavia, c’è una terza opzione usata in un contesto formale per marcare la distanza tra chi parla e chi ascolta, Lei.

Uso corretto del pronome “tu” in italiano: tu

Il pronome tu si usa in italiano quando ci si rivolge a una persona che consideriamo nostra pari. Ecco alcuni casi specifici in cui il suo uso è comune:

– quando non c’è una netta differenza di età tra le persone che partecipano alla conversazione;

– quando le persone che parlano hanno una relazione informale o sono amici;

– quando siamo in un contesto informale e non vogliamo marcare alcun tipo di distanza.

Uso corretto del pronome “tu” in italiano: lei

La Lei è l’espressione di cortesia italiana, o formula di cortesia, come diciamo noi. Si usa in situazioni molto specifiche, come:

– quando i parlanti hanno ruoli sociali diversi a causa della loro età, per esempio se un bambino parla a un adulto;

– quando c’è una relazione formale tra l’indirizzatore e il destinatario.

Mentre l’uso del Lei rimane necessario, bisogna notare che è anche diventato più sciolto negli ultimi anni, a causa della natura sempre più informale delle relazioni professionali portata dall’uso delle e-mail e della comunicazione sui social media.

Uso corretto del pronome “voi” in italiano: voi

E voi?

Il pronome voi si usa come plurale di tu, perché è la seconda persona plurale in italiano e si usa quando vogliamo rivolgerci a più di una persona. Il suo uso, in questo contesto, è abbastanza semplice.

Alcuni di voi, però, soprattutto quelli che sono cresciuti con nonni italiani, o hanno parenti di certe zone d’Italia – come il Sud – potrebbero avere familiarità anche con voi usato in un contesto di cortesia al posto di Lei. Allora, qual è la storia qui?

Il voi era stato usato come forma di cortesia fin dal XIV secolo, ma già nel XVIII secolo il lei stava prendendo il sopravvento. Al tempo di Mussolini, però, l’uso di lei in un contesto formale fu proibito, perché percepito come un’influenza straniera sulla nostra lingua.

Dopo la fine della guerra, l’uso formale di voi si è in qualche modo estinto. In qualche modo è ancora comune nel Sud Italia, ma non più come una volta. Quando si parla di lingua di registro alto, nelle scuole oggi si insegna solo la forma Lei, quindi la maggior parte dei ragazzi italiani, sia del Nord che del Sud, non conosce più il voi. Infatti, secondo la grammatica italiana moderna, l’uso del voi non è più accettato ed è considerato una modifica dialettale dell’italiano corretto.

Tuttavia, se siete nel Sud Italia, non stupitevi se vi rivolgono un voi anche se siete soli!

Esempio:

Come stai? (tu) – Cosa desideri?

Come sta? (Lei) – Cosa desidera?

Come state? (voi) – Cosa desidera?

Tu, Lei, voi: in conclusione

Fondamentalmente, ricorda che Lei è l’unica forma di cortesia usata nell’italiano contemporaneo, quindi evita il voi: ti renderai la vita molto più semplice – e comunque suona molto antiquato. Se volete i miei due centesimi, cerco di usare la seconda persona singolare ogni volta che posso: Invidio la lingua inglese per questo.

Anna De Filippo e Paolo Nascimbeni

Redatto da Francesca Bezzone

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