Aspetta, cos’è il grindcore?
Il grindcore è uno stile di musica emerso al crocevia tra l’hardcore punk e l’heavy metal nella metà degli anni ’80 nel Regno Unito. Lo stile è caratterizzato principalmente dal “blast beat”, l’alternanza a raffica di un batterista tra la grancassa e il rullante, spingendo l’enfasi del punk rock sulla musica sempre più veloce ai limiti della resistenza umana. Il grindcore è stato praticamente inventato dalla band di Birmingham Napalm Death, e molti dei suoi tropi e significanti di genere sono stati stabiliti nel loro debutto del 1987 Scum: politiche che infuriano contro le corporazioni e i governi, voci incomprensibili che sono ringhiate invece che urlate, canzoni che sono comicamente brevi (“You Suffer” è, notoriamente, finita in meno di due secondi), e blast beat a volontà.
Quindi, cosa ha a che fare tutto questo con il porno?
Nonostante la politica incisiva di gruppi grind della prima ondata come Napalm Death, Extreme Noise Terror ed Heresy, non tutti volevano cantare sul governo. Gli inglesi Carcass e gli svedesi General Surgery cantavano testi di mutilazione e usavano immagini nauseabonde da manuale medico: Alla fine fu soprannominato “goregrind”. L’icona newyorkese John Zorn sperimentò con jazz d’avanguardia e raffiche di blast beats: Fu soprannominato “jazzgrind”. Band americane come Brutal Truth, Assück e Exhumed iniziarono a mescolare il grind con la prodezza tecnica del death metal: fu chiamato “deathgrind”. Si può capire dove si va a parare.
La pubblicazione del 1990 della band americana Meat Shits, un 7″ di 90 canzoni chiamato Pornoholic, introdusse campioni di film pornografici, copertine oscene e titoli di canzoni violentemente sessualizzate come “Gag on My Semen” e “Eyesocket Intercourse”. Un demo lo-fi del 1991 della band tedesca Gut si chiamava Drowning in Female Excrements. Presto, un’estetica violenta e ossessionata dal porno iniziò a coagularsi intorno a quella che era già una corsa al metal estremo per vedere chi poteva essere il più disgustoso. I Cannibal Corpse, e altre band death metal, si spostarono da temi horror e gore a rappresentazioni esplicite, e spesso misogine, di stupri e omicidi, sfornando canzoni inquietantemente vivide con testi che sembravano estratti dal diario di un serial killer. I Gut, nel frattempo, avrebbero trascorso gli anni novanta pubblicando sette pollici con disegni di gore sessualizzati e canzoni con titoli come “Hyperintestinal Vulva Desecration” e “Vomitorium Of Maggot-Infested Cunts”. Un 7″ del 1995 includeva un preservativo sigillato. Dopo che i Gut si sono sciolti, i colleghi tedeschi Cock and Ball Torture sono diventati i principali mercanti di sleaze del microgenere con canzoni come “Drowned in Sperm” e “Lesbian Duo Dildo Fuck.”
Aspetta… la gente ascolta questo?
Beh, non molto! Il maggior numero di visualizzazioni su YouTube di una canzone di Cock and Ball Torture (beh, una che non abbia qualche giustapposizione comica nel video) è meno di 120.000. La sua influenza sulla cultura – anche quella underground – è molto piccola. I membri degli Slipknot erano in una band di pornogrind negli anni ’90. Intorno al 2008, c’è stato un brevissimo momento di attenzione per il pornogrind in America quando l’etichetta di metal estremo Relapse ha incluso due band – XXX Maniak e Throatplunger – sui lati opposti di un 7″ incluso nella loro serie Slime Wave. E questo è tutto. Tuttavia, non c’è ancora carenza di pornogrind contemporaneo che esce da Stati Uniti, Germania, Italia, Russia, Ucraina, Repubblica Ceca e Paesi Bassi.
Dovremmo essere preoccupati?
Prima di tutto, se sei giustamente arrabbiato per quello che è successo a Dayton, incolpa le armi non le band. Pornogrind esiste da più di 25 anni e questa è letteralmente la prima volta che viene tirato in ballo in una notizia mainstream. D’altra parte, molti scrittori heavy metal contemporanei hanno battuto a lungo il tamburo per smettere di dare un lasciapassare alla misoginia casuale in alcuni angoli del metal estremo. In entrambi i casi, è abbastanza certo che non c’è alcuna possibilità che esca presto dall’underground.